Quando si tratta di fare qualcosa di nuovo, come imparare l’inglese, spesso le persone in età adulta si ritengono troppo vecchie per poterlo fare con successo e costrutto.

Il pensiero comune è portato a considerare infatti lo studio come un’attività destinata principalmente a bambini e ragazzi.

Ma, in realtà, non è proprio così.

Anzi: una volta entrati nel mondo del lavoro, è proprio la capacità di formarsi continuamente che permette alle persone di raggiungere carriere più appaganti e stipendi più in linea con le proprie aspettative.

Pertanto è ora si sfatare questa limitazione che molte persone si auto-infliggono quando chiamati a riprendere lo studio della lingua inglese da adulti.

Poiché imparare l’inglese, soprattutto in età lavorativa, è uno dei migliori modi possibili per non avere mai problemi sul posto di lavoro e per diventare un collaboratore insostituibile per l’azienda per la quale lavori.

Imparare l’inglese da bambini è certamente più facile.

Come puoi facilmente intuire, imparare l’inglese da bambini (come del resto qualsiasi disciplina) è molto facile, perché l’elasticità mentale, la capacità mnemonica e l’entusiasmo con cui i bimbi approcciano le cose, fa sì che l’intero processo di apprendimento acceleri.

E, come dimostra la crescente domanda di corsi di inglese per bambini, oggi i genitori hanno ben presente l’importanza della lingua inglese per il futuro dei loro figli.

D’altronde negli anni Ottanta e Settanta, ovvero gli anni in cui questi genitori erano sui banchi di scuola, la formazione linguistica non era diffusa come oggi.

Si pensi ad esempio che l’insegnamento obbligatorio della lingua inglese dalla scuola primaria risale solo al 2003 (Riforma Moratti, Legge n. 53 del 28 marzo 2003).

Prima di tale data, l’inglese era una materia di secondaria importanza.

Negli anni Duemila però la situazione è cambiata notevolmente e la lingua inglese ha acquisito un’importanza sempre crescente, sia nel privato che nell’ambito lavorativo.

Imparare l’inglese: in età adulta è un passaggio fondamentale.

In età adulta, l’elasticità mentale e la freschezza non sono le stesse di quando siamo bambini.

Una persona adulta ha infatti la mente ingolfata da problemi e pensieri, dovendo conciliare impegni e appuntamenti di ogni sorta.

Inoltre il tempo sembra non bastare mai, soprattutto per dedicare le proprie energie alla formazione.

Ne consegue che la velocità con cui generalmente gli adulti apprendono le cose è decisamente rallentata rispetto a quanto accade da bambini.

Ed è proprio qui che tante persone iniziano ad avere problemi, preferendo rinunciare ai propri obiettivi di crescita personale, perché demoralizzati dalle inevitabili difficoltà che incontrano riprendendo con lo studio.

Ma pensando in questi termini lo sviluppo personale e la crescita professionale vengono rallentati.

Oggi come non mai, il grado di formazione di una persona, costituisce il vero elemento di differenziazione tra coloro che nella vita si sentono realizzati e chi invece fatica continuamente a realizzarsi.

L’economia in cui viviamo è per lo più costituita da un continuo scambio di informazioni e di servizi, che cambiano con grande rapidità.

Rispetto al passato, ci viene richiesto di acquisire nuove nozioni e nuove modalità di comportamento che possiamo raggiungere solamente attraverso lo sviluppo delle nostre conoscenze e competenze.

Come ad esempio è la lingua inglese.

Le aziende italiane guardano sempre più all’estero per sviluppare i loro business in Paesi più profittevoli e maggiormente bisognosi dei prodotti o dei servizi che vendono.

E per farlo, necessitano di collaboratori in grado di comunicare in inglese in maniera professionale con clienti e fornitori.

Dall’altra parte, le multinazionali che decidono di investire in Italia impiegano personale che sia perfettamente in grado di utilizzare l’inglese.

Evoluzione del cervello e anzianità: il binomio che non ti aspetti.

Definita quale sia l’importanza di imparare l’inglese in età adulta, cerchiamo ora di liberare il campo da ogni credenza limitante.

Pensare e dire che sei troppo vecchio per imparare l’inglese è assolutamente sbagliato, oltre che in termini di autostima, anche in termini scientifici.

Vediamo perché.

Come confermano diversi studi fatti da esperti del settore (vedi ad esempio Maguire nel 2000), il nostro cervello continua ad evolvere, con il passare degli anni.

La condizione fondamentale però è che il cervello va nutrito.

Ovvero: più impariamo, più il nostro cervello si sviluppa.

E limiti allo sviluppo non ce ne sono… o meglio, ci sono quelli che ci impostiamo da soli….

Perché allora ci diamo delle limitazioni, dicendoci che non riusciremo a imparare perché siamo troppo vecchi?

In realtà non esiste un’età giusta per imparare l’inglese o un sacco di altre cose.

O meglio: l’età giusta per imparare è adesso!

Semmai, una volta che hai deciso di iniziare ad imparare l’inglese, subentrano alcuni fattori che giocano un ruolo importante sui tempi in cui puoi farlo.

Noi ne abbiamo individuati tre: vediamo quali sono.

I 3 fattori che incidono sul tuo apprendimento.

1. Il tuo grado di istruzione.

E’ abbastanza facile intuire che persone abituate allo studio, che hanno una chiara idea di come studiare una disciplina, siano avvantaggiate – almeno in una fase iniziale – nell’imparare l’inglese.

E’ un po’ come succede per la forma fisica: se l’ultima volta che hai fatto attività risale a molto tempo fa, va da sé che per riacquistare la tua forma tipo dovrai impiegare più tempo rispetto a chi invece è regolarmente iscritto in palestra o esce 3 volte a settimana a correre.

Lo stesso principio vale per lo studio dell’inglese.

2. Il “drive” che possiedi.

Come per ogni ambito della nostra vita, anche quando decidi di imparare l’inglese, ciò che ti fa veramente fare il salto di qualità e ti permette di imparare velocemente e secondo i tuoi piani è la motivazione con cui affronti questa sfida.

Persone poco convinte si fermeranno alla prima difficoltà. Chi invece decide seriamente di dare una svolta al proprio inglese, avrà tutte le carte in regola per poterlo fare, anche in tempi relativamente rapidi.

Indipendentemente dall’età!

In inglese questa particolare motivazione si definisce con la parola “drive” (ovvero spinta, impulso, pulsione).

A parer mio, questa definizione è particolarmente calzante perché definisce in maniera più precisa ciò che anima tutti noi nel raggiungere i nostri obiettivi.

Se possiedi un alto livello di drive, potrai raggiungere tutti gli obiettivi che ti poni.

Specialmente quelli di tipo linguistico.

3. I tuoi obiettivi.

L’ultimo fattore che gioca un ruolo importante sulle tempistiche con cui poter imparare l’inglese indipendentemente dalla tua età è costituito dagli obiettivi che ti poni.

Se ad esempio il tuo interesse per imparare l’inglese è legato al semplice fatto che vuoi viaggiare con più facilità durante i mesi estivi, l’impatto che questo obiettivo ha sulla tua velocità di apprendimento sarà di un tipo.

Tutt’altro genere d’impatto avrà invece sulla tua velocità di apprendimento l’obiettivo di imparare l’inglese per fare carriera o cambiare lavoro, non credi?

Per concludere.

Come abbiamo visto, non esiste un’età giusta e una “sbagliata” in cui imparare l’inglese.

Esistono differenti velocità di apprendimento, dovute sicuramente all’età, ma anche ad altri fattori che con l’età non c’entrano nulla.

Più che altro, come in quasi tutti gli aspetti delle nostre vite, la vera differenza è fatta dalla motivazione e dalla costanza con cui portiamo avanti i nostri obiettivi.

E tu, credi ancora di essere troppo in là con gli anni per imparare l’inglese?